Matteo Berrettini

 

Matteo Berrettini è nato a Roma nella primavera del 1996, ma la sua residenza ufficiale non è nella capitale italiana, bensì, come quella di molti altri tennisti professionisti, a Monaco. Già all'età di otto anni ha deciso di intraprendere la carriera tennistica, dopo che suo fratello minore Jacopo, anch'egli professionista, gli ha chiesto di prendere più spesso in mano la racchetta. Scopri di più!  

 
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Matteo Berrettini: il numero uno italiano

Matteo Berrettini è nato a Roma nella primavera del 1996, ma la sua residenza ufficiale non è nella capitale italiana, bensì, come quella di molti altri tennisti professionisti, a Monaco. Già all'età di otto anni ha deciso di intraprendere la carriera tennistica, dopo che suo fratello minore Jacopo, anch'egli professionista, gli ha chiesto di prendere più spesso in mano la racchetta. Così, gli sport che Berrettini praticava da bambino, come il nuoto, il calcio e il judo, sono passati in secondo piano. La carriera professionistica di Berrettini è iniziata nel 2015 nel circuito Future e Challenger. Negli anni successivi ha scalato costantemente la classifica mondiale. Nel frattempo si è affermato nella top ten, dove si trova ininterrottamente dalla fine di ottobre 2019, ed è anche il numero uno italiano davanti a Fabio Fognini e al giovane Jannik Sinner.

Senza grandi alti e bassi verso la vetta mondiale

Dalla fine del 2016 Matteo Berrettini ha continuato a scalare le classifiche. Nel 2017 ha festeggiato il suo primo titolo nel Challenger Tour, sconfiggendo nettamente in due set il serbo Laslo Đere nella finale. Nello stesso anno ha debuttato nel tabellone principale di un torneo ATP World Tour, il Masters della sua città natale, Roma, che lui stesso definisce il suo torneo preferito. Qui, però, ha dovuto arrendersi al suo connazionale Fabio Fognini. L'anno successivo Berrettini ha vinto il suo primo titolo nell'ATP World Tour allo Swiss Open di Gstaad. Una particolarità: l'italiano non solo ha vinto qui il suo primo titolo in singolo, battendo in due set combattuti il giocatore spagnolo Roberto Bautista Agut, ma anche il suo primo titolo in doppio insieme a Daniele Bracciali. Nel 2019 Matteo Berrettini ha compiuto il definitivo salto di qualità nell'ATP World Tour grazie ad altre due vittorie in tornei, alle solide prestazioni nei tornei Masters e agli ottimi risultati a Wimbledon e agli US Open.

Nel 2019 è stato eletto “ATP Most Improved Player of the Year” grazie alle sue prestazioni. È stato anche l'anno in cui ha affrontato per la prima volta i suoi due idoli Roger Federer e Rafael Nadal, ma ha dovuto incassare una sconfitta in entrambi i casi. Sempre nel 2019 è diventata di dominio pubblico la sua relazione con la tennista australiana Ajla Tomljanovic.

Tennis aggressivo e sensibile si uniscono

Matteo Berrettini è temuto nel circuito per il suo potente diritto e il suo servizio veloce, che può raggiungere i 230 chilometri all'ora. Grazie al suo stile di gioco offensivo, non è raro che gli scambi durino solo pochi colpi. Il suo servizio gli permette di mettere ulteriormente in difficoltà gli avversari con il serve and volley. Il suo colpo apparentemente più debole è il rovescio a due mani. Tuttavia, riesce a compensare questa lacuna con un elegante rovescio tagliato che neutralizza i colpi degli avversari e gli dà il tempo di preparare il suo rapido diritto. A causa del suo stile di gioco aggressivo, nei match di Berrettini si accumulano errori non forzati. Nella maggior parte dei suoi incontri, tuttavia, sono i colpi vincenti a prevalere e a condurlo alla vittoria.

Gli stop come arma aggiuntiva

Oltre al suo stile di gioco offensivo, Matteo Berrettini è bravissimo a rompere il ritmo dei suoi avversari con stop appena dietro la rete. Questa mossa tattica sta diventando sempre più il marchio di fabbrica di Berrettini, che la utilizza regolarmente sia con il rovescio che con il dritto. Se lo stop da solo non bastasse, l'italiano può ricorrere alle sue eccellenti abilità di volée per chiudere il punto a suo favore.

I momenti salienti della carriera tennistica di Matteo Berrettini

Oltre alle tre vittorie ottenute finora nei tornei di Gstaad (2018), Budapest e Stoccarda (entrambi nel 2019), nell'autunno 2019 Berrettini è riuscito per la prima volta a entrare nella top ten. Il suo volo verso l'alto nel 2019 gli ha anche permesso di raggiungere la sua prima semifinale in un torneo del Grande Slam, gli US Open. Lungo il percorso ha sconfitto, tra gli altri, il russo Andrey Rublev e il beniamino del pubblico francese Gaël Monfils. Quest'ultimo lo ha sconfitto in una partita combattuta di cinque set, diventando così il primo italiano dal 1977 a raggiungere la semifinale dell'ultimo Grande Slam dell'anno. Qui ha dovuto arrendersi alla star del tennis Rafael Nadal. Inoltre, nell'ottobre 2019 a Shanghai ha ottenuto il suo miglior risultato in un torneo della serie Masters, raggiungendo le semifinali. Grazie alle sue eccezionali prestazioni nel 2019, ha fatto parte del gruppo di partecipanti alle ATP World Tour Finals. Ai Campionati mondiali di tennis ha perso nella fase a gironi sia contro Roger Federer che contro Novak Đoković, ma ha ottenuto una vittoria contro Dominic Thiem, diventando così il primo italiano in assoluto a vincere una partita in questo torneo.

L'attrezzatura da tennis di Matteo Berrettini – disponibile nel nostro negozio

Nel negozio online di Tennis-Point troverai tutti i prodotti da tennis che Matteo Berrettini utilizza nel circuito professionistico per raggiungere i vertici. Matteo Berrettini gioca con una racchetta HEAD, che facilita il suo gioco offensivo e allo stesso tempo gli consente di effettuare stop sensibili. Anche la sua borsa da tennis e i suoi overgrips sono della HEAD. Per quanto riguarda le corde da tennis, attualmente si affida alle “Firestorm Metallic” di Signum Pro nella versione da 1,25 mm. Per l'abbigliamento da tennis, Matteo Berrettini punta sul marchio italiano Lotto, la cui collezione attuale – dalle magliette ai cappellini fino ai pantaloncini – è disponibile nel nostro negozio.